Farmaci in gravidanza

Farmaci in gravidanza

Farmaci in gravidanza

La somministrazione di farmaci durante la gravidanza presenta molte incertezze derivanti dalla grande rilevanza biologica, etica e legale dei possibili rischi per il nascituro e dalla impossibile conduzione di studi clinici controllati.

L’ente statunitense per il controllo della somministrazione dei farmaci (FDA)ha stabilito quattro livelli di rischio generale per l’esposizione a farmaci durante la gravidanza.

  • Il farmaco non evidenzia nessun rischio dimostrato: tra gli analgesici la sola assunzione di paracetamolo per breve durata e a bassi dosi ha questa caratteristica. Nessun antibiotico rientra in questo gruppo.
  • Il farmaco non ha effetti avversi per l’animale, ma non dimostrati in gravidanza umana.: in questo gruppo ci sono le penicilline, cefalosporine, eritromicina, azitromicina, metronidazolo.
  • Il farmaco non è stato studiato su animali né su umani, oppure teratogeno per l’animale ed ignoto per l’uomo.: in questo gruppo ci sono la claritromicina e i fluorochinoloni.
  • Effetti teratogeni sul feto dimostrati.: in questo gruppo ci sono gli aminoglicosidi e le tetracicline.

Durante la gravidanza si dovrebbero utilizzare farmaci unicamente se i benefici attesi per la madre siano effettivamente superiori ai potenziali rischi per il feto.
Si dovrebbe evitare di prescrivere farmaci nel primo trimestre di gestazione.
Importante inoltre prescrivere la dose minima necessaria per ottenere l’effetto clinico richiesto
Gli antibiotici più frequentemente utilizzati sono quelli del gruppo B.
L’analgesico di elezione è la tachipirina, evitando di assumere più di 3 grammi al giorno.

Dr. Roberto Tintinelli