Russamento e Apnee ostruttive del sonno

Russamento e Apnee ostruttive del sonno

Russamento e Apnee ostruttive del sonno

La Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno (OSAS) è il più diffuso tra i Disturbi Respiratori del Sonno (DRS) e si stima colpisca il 4-5% della popolazione generale adulta.
È caratterizzata da episodi ripetuti di completa (apnea) o parziale (ipopnea) ostruzione delle vie aeree superiori, con riduzioni dell'ossigenazione arteriosa e conseguenti variazioni della frequenza e pressione cardiaca dovuti alla frammentazione del sonno.

Quali sono i sintomi?

Sintomi diurni: eccessiva stanchezza e sonnolenza diurna, cefalea, deficit di concentrazione ed attenzione, irritabilità, depressione dell'umore, impotenza sessuale.
Sintomi notturni: russamento, pause respiratorie riferite dal partner, risvegli con sensazione di soffocamento, nicturia (aumentata necessità di minzione notturna), xerostomia (secchezza orale) e sudorazione notturna.
Ovviamente non tutti i sintomi devono essere presenti in un paziente affetto da Osas, tantomeno la presenza di uno singolo di essi porta alla diagnosi della sindrome.
L'eccessiva sonnolenza diurna è il sintomo più pericoloso perché può comportare improvvise perdite di attenzioni durante attività quotidiane come la guida, il lavoro faccende domestiche.

Quali sono le cause?

Non esistono delle cause dirette ma dei fattori che favoriscono l'insorgenza.
Tra questi elenchiamo: obesità (con circonferenza del collo maggiore di 43 cm negli uomini e maggiore di 41 cm nelle donne), pressione alta, dismorfismi cranio-craniofacciali ed anomalie faringee, consumo eccessivo di alcool e tabacco.

Come si riconosce?

La diagnosi si effettua tramite un esame strumentale semplice: la Polisonnografia.
Si tratta di un esame non invasivo che consiste nella registrazione, durante una notte, di tutti i parametri cardiaci e respiratori, dello stato di ossigenazione del sangue, dell'attività cerebrale e muscolare. Per ottenere tutto questo è necessario applicare dei sensori collegati ad una memoria (simile all'holter pressorio) che può essere effettuato anche a domicilio.

Come si cura?

La terapia varia in base alla gravità ed ha come obiettivo l'eliminazione dei fattori predisponenti l'OSAS e il russamento.
Si va dagli approcci più semplici come il seguire un corretto stile di vita, la dieta, farmacologici, con dispositivi intraorali (MAD), con ventilazione a pressione positiva (CPAP) ed, infine, con terapie chirurgiche. È importante affidarsi ad un team multidisciplinare di medici ed odontoiatri esperti in medicina del sonno.

Cosa è il dispositivo intraorale antirussamento e apnee?

Si tratta di apparecchi rimovibili che, inseriti in bocca, aumentano la pervietà delle vie aeree superiori. Tali ausilii vengono raccomandati per pazienti con russamento o OSAS di entità lieve-moderata sotto prescrizione medica.
Sono dispositivi modificabili, confortevoli e di gran lunga meno invasivi rispetto ad altre terapie, come riscontrato in più ricerche scientifiche e sondaggi sulla loro tollerabilità.

Anche i bambini possono soffrire di russamento ed apnee?

Certamente, è importante sottoporre il piccolo a controlli medici per valutare il rischio di OSAS se si nota respirazione orale, apnee notturne o russamento non saltuario. Un bambino che non dorme bene potrebbe avere conseguenze quali sonnolenza diurna, scarsa resa scolastica, deficit di crescita, aumentato rischi di otiti e problemi cardiovascolari.

E le terapie nel caso di un bambino?

Fortunatamente un soggetto in crescita è molto più plasmabile di un adulto e si possono modificare i fattori predisponenti quali il peso, la morfologia ossea orale, il posizionamento della lingua, la cura di eventuali allergie e la rimozione chirurgica di tonsille e adenoidi. È importante visitare l'ortodontista oltre all'otorinolaringoiatra per impostare il corretto piano terapeutico multidisciplinare.

Quali sono i consigli per un buon sonno?

  • dieta, nelle persone in sovrappeso soprattutto nella zona sottomentale;
  • evitare alcoolici e tabacco nelle ore serali;
  • evitare sonnellini diurni;
  • mantenere una buona regolarità del ritmo sveglia-sonno;
  • evitare pasti abbondanti prima di coricarsi;
  • evitare l'uso serale di applicativi con luce a sfondo blu (pc-tv led-smartphone);
  • evitare l'esercizio fisico intenso nelle ore serali;
  • utilizzare la stanza da letto solo per dormire, mantenendo una buona oscurità e una temperatura non eccessiva;
  • cercare di dormire più in posizione di fianco e non supina;
  • monitorare le terapie farmacologiche per l'insonnia con il proprio medico specialista.

TEST: scopri se potresti soffrire di OSAS

Indica, per ogni situazione sotto riportata, il grado di facilità (0 - 1 - 2 - 3) all'appisolamento o all'addormentamento

  • Seduto mentre leggo.
  • Guardando la TV.
  • Seduto, inattivo, in un luogo pubblico (a teatro, ad una conferenza).
  • Passeggero in un'automobile, per un'ora senza soste.
  • Sdraiato per riposare nel pomeriggio, quando ne ho l'occasione.
  • Seduto mentre parlo con qualcuno.
  • Seduto tranquillamente dopo pranzo, senza aver bevuto alcolici.
  • In automobile, fermo per pochi minuti nel traffico.

Interpretazione:

  • soggetto con normale sonnolenza diurna < 12.
  • soggetto con ipersonnolenza diurna (probabile OSAS lieve) 12-14.
  • soggetto con importante ipersonnolenza diurna (probabile OSAS grave) >14.

Dr.ssa Corinne Poli