Tale operazione permette di eliminare i depositi di placca batterica e di tartaro mediante strumenti manuali ed ultrasonici. Tale terapia aiuta a curare con successo la malattia parodontale, ovvero la perdita di supporto dell’osso e dei tessuti molli intorno ai denti, dovuto all’invasione batterica sottogengivale, che ha, come estrema conseguenza, la perdita del dente stesso.

In tale contesto il ruolo dell’igienista diventa di fondamentale importanza non solo nell’esecuzione dell’atto terapeutico, ma soprattutto nel motivare il paziente a seguire una scrupolosa igiene orale domiciliare e nel fornirgli uno schema efficace e personalizzato per mantenere la salute del cavo orale. L’igienista sceglie e offre al paziente gli strumenti più adatti, quali per esempio gli spazzolini, i fili interdentali, gli scovolini, i dentifrici e li supporta con informazioni e consigli relativi a corrette abitudini alimentari.

Attualmente l’igienista, oltre a mantenere la salute del cavo orale, offre anche soluzioni estetiche quali lo sbiancamento dei denti. Tale trattamento può essere effettuato direttamente in studio o a domicilio.

Quello in studio si effettua in un’unica seduta. I denti interessati allo sbiancamento vengono isolati nel cavo orale mediante una diga protettiva in resina, e solo su di essi viene applicato il gel sbiancante (perossido di idrogeno al 35%). Ai denti, così preparati, si applica una” lampada a led”.

Quello domiciliare si esegue con una mascherina individuale, che si adatta perfettamente alle arcate dentarie del paziente e viene consegnata insieme ad un kit di siringhe contenente il gel sbiancante (perossido di carbammide al 30%). Così in circa 8-10 giorni, seguendo le istruzioni dell’igienista, si otterrà, anche in questo caso, un significativo cambiamento del colore dello smalto dei denti.