Bruxismo

Bruxismo

Bruxismo

Il bruxismo è una parafunzione che può colpire i pazienti sia durante il giorno che durante la notte, estrinsecandosi in modo statico e silenzioso (serramento o bruxismo centrico) o nel digrignamento dei denti (dinamico o bruxismo eccentrico).

Mentre la forma diurna può essere controllata dal paziente, quella notturna è incontrollabile ed avviene durante il sonno, con un maggior numero di microrisvegli (AROUSAL).

Le parafunzioni sono le attività muscolari non finalizzate ad espletare una funzione.

Possono essere di vario tipo: mordere le unghie, le pellicine, il labbro, la matita, la pipa. Una delle più frequenti è masticare il chewing-gum.

Ci sono pazienti che parafunzionano anche 4/6 ore al giorno con notevoli danni all’apparato stomatologico.

Il serramento colpisce circa il 20% della popolazione con una maggior incidenza nel sesso femminile.

Il bruxismo notturno riguarda l’8% della popolazione con sintomatologia clinica nel 50% dei casi. Decresce con l’età avendo una distribuzione fino al 20% nei bimbi ed il 3% oltre i 60 anni.

Solo il 5% dei pazienti affetti si rivolgono al medico.

CAUSE

In passato il fenomeno del bruxismo notturno venne attribuito a cause occlusali, interferente nell’appoggio dentale e legate all’intensa attività muscolare rivolta a correggere tali incongruenze.

Recenti studi di fisiologia hanno disconosciuto questa teoria. Attualmente si considerano fondamentali altri fattori:

  • tabacco (> 20 sigarette/die);
  • alcool (> 3 bicchieri/die);
  • caffeina (> 6 tazzine di caffè);
  • stupefacenti;
  • disordini respiratori (apnee ostruttive del sonno);
  • ansia e stress.

DIAGNOSI e POLISONNOGRAFIA

Si può sospettare la presenza di bruxismo quando si verificano una o più delle seguenti condizioni assieme:

  • vi è la coscienza di serramento e/o digrignamento dei denti durante la notte;
  • sono presenti abrasioni dentali;
  • esagerato ingrossamento dei muscoli delle guance;
  • cefalea;
  • dolori cervicali e/o spalle;
  • vertigini;
  • acufeni o tintinnii nell’orecchio;
  • dolori o rumori vicino all’orecchio;
  • sonno non riposante;
  • dolenzia dei muscoli masticatori a riposo che aumenta con la funzione.

La polisonnografia è il cardine della diagnosi strumentale delle patologie del sonno (russamento, apnee notturne) compreso il bruxismo.
Questo esame diagnostico prevede la misurazione di pressione, frequenza cardiaca, saturazione di ossigeno, posizione corporea, registrazione elettromiografica dei muscoli masticatori ed altri parametri ancora.

Si è potuto perciò evidenziare questa sequenza:

  • aumento della frequenza cardiaca 4 minuti prima;
  • aumento dell’attività elettrica dell’encefalo (EEG) 4 sec. prima;
  • tachicardia 1 sec. Prima;
  • 0,8 sec. prima attivazione dei muscoli sopraioidei;
  • bruxismo con attivazione del massetere.

TERAPIE

Il medico che più frequentemente fa la diagnosi è l’odontoiatra.
L’azione terapeutica è graduale.

Fondamentale è rendere edotto del problema il paziente, in modo che, durante il periodo di veglia, eviti le abitudini viziate che possono essere causa e concausa della sintomatologia. La percezione del serramento aiuta sicuramente ad evitarlo.

I presidi fondamentali sono i seguenti:

  • un bite . Apparecchio notturno, confezionato in modi differenti seguendo i tipi di occlusione, che protegga l’apparato dentale dall’usura e diminuisca lo stato di contrazione muscolare od il carico articolare;

  • farmaci antinfiammatori in fase acuta;
  • farmaci miorilassanti;
  • farmaci che aiutino a diminuire ansia e stress;
  • supporto di fisioterapista e osteopata.


Dr. Roberto Tintinelli